Le biciclette non reclamate ovvero senza padrone, decorso il termine previsto dalla legge, un anno dal ritrovamento, diventano proprietà del Comune che procede alla vendita all'asta

Molto spesso si tratta di biciclette rimosse perché recavano intralcio al transito pedonale e veicolare o perché agganciate a paletti e ringhiere,  in contrasto con il regolamento di polizia urbana o con il codice della strada. Altre volte le biciclette fanno parte di refurtiva: bici rubate e recuperate dalle forze dell' ordine di cui si ignora la proprietà. 

In ogni caso, tutti gli oggetti smarriti o ritrovati sul territorio del comune sono custoditi e catalogati dalla Polizia Municipale. Per gli oggetti di cui si è in grado di accertare l'effettiva proprietà, l'ufficio contatta gli intestatari che previa dichiarazione di proprietà e presentazione del verbale di denuncia di furto o smarrimento provvede alla loro restituzione.

La lista delle bici ritrovate o rimosse dalle forze dell'ordine e non reclamate dai legittimi proprietari resta affissa per oltre un anno all'albo pretorio del Comune .
Questo periodo di tempo serve per dare modo ai cittadini di consultare la lista e visionare gli oggetti non ancora reclamati.

Se il cittadino rivendica la proprietà di una bici, l'ufficio preposto, previa presentazione del verbale della denuncia ed altri elementi che attestino l'effettiva proprietà, provvede a restituire la bici all'interessato. 
Le biciclette non reclamate ovvero senza padrone, decorso il termine previsto dalla legge, cioè un anno dal ritrovamento, diventano proprietà del Comune che di norma li mette in vendita all'incanto.

L' atto di messa in vendita  resta affisso all'albo pretorio del Comune ancora per un mese per dare tempo  a tutti i cittadini di visionare le biciclette e permettere la partecipazione alle aste programmate.

Le bici vengono assegnate al miglior offerente. Per chi partecipa a questo tipo di aste c'è sempre l'occasione per fare un affare, portando a casa biciclette di valore  per pochi spiccioli.